Light spinning a Scilla quasi LRF!
Non lo faccio spesso, ma questa volta mi sono portato dietro le canne e gli artificiali…lo rifarò!
Nella mia rastrelliara sono presenti numerose canne da spinning, ognuna con il suo ben preciso compito, sia due pezzi che monopezzo. Le due pezzi, una g-loomis 783 GL3 ed una shimano zodias 3-10 grammi, entrano, oltre che nella rastrelliera, nella parte superiore del cofano, sulla cappelliera. Ultimamente le ripongo spesso li, so che ci sono, e questa volta c’erano! Penso succederà sempre più spesso, quando viaggio e vicino ho il mare, di portarmi le due pezzi, fra le altre cose adatte ad un spinning medio, la loomis, ed ad uno spinning light la shimano. Basta aver predisposto una borsa con dentro una buona selezione di artificiali e siamo ponti!
Perché Scilla?
Non ho scelto di andare a Scilla (quasi) appositamente, ero li per fare altro, ma vista la bellezza del luogo e del borgo marinaro ho deciso di pernottare li, invece che a villa San Giovanni. Così, l’indomani sarei potuto andare all’alba a fare due ore di spinning. La bellezza del luogo e la presenza di scogliere Naturali, non ero a conoscenza delle profondati dei fondali costieri, facevano presagire buona presenza di specie molto gradite, in parte è stato così. Oltre che prendere spunto dalle foto e dalle mappe, ho ricercato dei video di altri spinner, e qualcosa ho trovato, qualcosa che mi ha dato lo spunto per impostare la pescata si tratta del canale YouTube di M.C. fishing, nel frattempo godetevi qualche foto del luogo
Cosa ho deciso di fare
Il giorno prima della pescata ho fatto una passeggiata esplorativa, non era possibile portarsi la canna, individuando almeno tre spot da dove lanciare. L’impostazione della pescata consiste in una prima parte con attrezzature da spinning medio, alla ricerca di predatori più impegnativi, mentre la seconda parte l’avrei dedicata alle piccole prede delle scogliere. Vedrete dal video che questa decisione ha dato i suoi frutti. Nella prima parte della mattinata ho quindi pescato con jig da 18 grammi in su fino a 35 grammi ed esche hard bait da90 in su, ma non ho ricevuto segnali. Appena ho iniziato a provare le gomme, subito ho ricevuto attacchi… era arrivato il momento di passare alla pesca light ed oltre! Per la prima volta mi sono avvicinato il più possibile alla pesca in LRF, potrei farci un pensierino!
Peschiamo leggeri!
Capita la preponderante presenza di pesci di piccola taglia, cambio spot, prendendo dal cofano gli attrezzi leggeri, e via. Quindi con la zodias e le gomme inizia il divertimento, spot stupendi, davanti a me scogliere affioranti ed il mitologico stretto di Messina, con Caridi che guarda dall’altra sponda. Le piccole esche di gomma iniziano a fare il loro dovere, e dopo il primo sciarrano preso con gli attrezzi da spinning medio quasi casualmente, la pesca mirata inizia a dare bei frutti, nell’ordine arriveranno uno sciarrano e due cernie, un davvero bella, entrambe si intaneranno, ma sarò fortunato a riuscire a stanarle. Insieme a questi splendidi piccoli predatori, ricevo numerose mangiate, botte e slamate. Una curiosità, la cernia più grande ha rigurgitato qualcosa che aveva già mangiato, vi lascio le foto delle prede, tutte C&R.
Quali esche ho usato?
Praticamente solo gomme, compreso l’ormai irrinunciabile black minnow che ha catturato la cernia più grossa. Insieme a questo ho dato sfogo a quelle micro esche che ero certo funzionassero in questi ambienti, e così è stato, vi elenco una serie di foto con le esche usate, a questo link trovate l’articolo ed il video dove ne monto alcune.
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Una bella esperienza
Pescare in questi spot è stata davvero una bella esperienza, fare light spinning quasi LRF in questo meraviglioso scenario appaga davvero i sensi, sono sicuro che ritornerò, anzi invito chi vuole farsi una bella vacanza a venire in Calabria, una terra meravigliosa! La battuta di pesca ha avuto un esito che non mi aspettavo, il divertimento è stato tanto, molte allamate slamate e catture, credo che lo stretto oltre a questo riserva (anzi sono sicuro!) molte altre sorprese e tante altre prede, ritornerò!
In conclusione
Cosa ho imparato, tanto! Qui mi è stato chiaro che se ci vogliamo divertire dobbiamo avere la mente aperta, essere pronti a cambiare, l’ho già detto si, ma è bene ribadirlo anche a se stessi. Cambiare senza magari allontanarsi troppo da ciò che si sa fare, accarezzando una tecnica affine a quella che sappiamo praticare meglio e che conosciamo bene, LRF non è una bestemmia, anzi sono convinto che se fatto in determinate maniere regala “enormi” soddisfazioni, così come il light spinning. Spingo oltre il concetto, credo che si possa praticare una pesca leggera fra le rocce ricercando i piccoli predatori presenti, ma senza scendere troppo nei libraggi ambire a catture di tutto rispetto, vedremo! Ora vi lascio come al solito il video di questa bella battuta di pesca, vi invito ad iscrivervi al canale e cliccare mi piace, per i link social cliccate sotto…alla prossima!
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