Il tranviere hand made lure
Qualche tempo fa dei simpatici ragazzi mi invitavano via instagram a provare le esche che avevano preso in adozione da loro storico produttore, esche che si utilizzano principalmente in acque dolci, ma io che potevo fare? Provarle in mare!
Esca con una forma ed una disposizione degli agganci abbastanza fuori dagli schemi, con un nuoto e quindi un recupero da fare in maniera differente dal solito, insomma fuori dagli schemi!
La cosa quindi non poteva che intrigarmi ed ho accettato volentieri di provarle, anche perchè come già detto, sono ultimamente affascinato dalle produzioni artigianali e questa lo è in tutto e per tutto, andiamo a scoprirla!
Il Tranviere, hand made lure
Il pacchetto arriva poco dopo aver ricevuto la proposta, ma come già saprete se prima non faccio le prove in mare (e magari catturo qualcosa) difficilmente esce un “provati per voi”.
Bene ho fatto tutto ed ho anche catturato! Niente di eccezionale, ma ho avuto conferma della sua usabilità anche in mare oltre che in acque dolci.
Mi sono stati consegnati 4 tranviere, due più grossi e due più piccoli, le prime prove in mare le ho fatte con i più piccoli, vediamo come sono andate e le caratteristiche che li contraddistinguono.
Il tranviere pesi e misure
Questo artificiale mi è arrivato in due differenti misure per quanto riguarda il peso, mentre la lunghezza non varia.
Infatti sono lunghi circa 7 centimetri (i più pesanti sono leggermente più lunghi per le misure esatte guardate il video in allegato alla fine dell’articolo) e pesano due 16 grammi circa e due 25 grammi circa.
capite da questi dati che sono dei piccoli proiettili che si lanciano davvero bene, infatti quelli del peso da 16 grammi li sto utilizzando a spinning medio leggero ad esempio con la zodias 2020 e quelli da 25 grammi spinning medio con la NRX 843, vi dico che con la NRX vanno bene entrambe le misure.
Il tranviere Colori ed armature
I colori a mia disposizione sono 4 e sono quelli nell’immagine qui sotto
il tranviere da 16 grammi, quello più piccolo è in due differenti colorazioni, fianchi con materiale riflettente per entrambi pancia bianca con puntini disegnati a mano e dorso verde per uno e rosa per l’altro
I due da 25 grammi presentano uno la colorazione diciamo standard, quindi fianco argentato e riflettente, con il dorso di color nero e la pancia bianca, con puntini disegnati a mano neri, mentre uno presenta il fianco dorato, sempre rilfettente ed il dorso nero, ma con pancia arancione e senza puntini.
Le armature sono passanti, non ci sono split ed ancorette, ho scelto io le misure.
Sui Due artificiali più grandi abbiamo due agganci per le ancorette o assist o ami singoli uno in coda ed uno in pancia, mentre sui più piccoli abbiamo un solo aggancio in coda, ma potremmo scegliere di utilizzarli come stick e quindi aggiungere assist in testa ed ancoretta in coda.
Il Tranvier in pesca
Come già vi ho detto questa esca la possiamo utilizzare sia a spinning leggero che medio, le distanze di lancio sono eccezionali, ed il comportamento in pesca, dipende da come intendiamo recuperarla ed utilizzarla.
Essendo un’esca sinking possiamo lasciarla affondare, sfarfallerà vistosamente durante la caduta e recuperarla con un dente di sega leggero, questo recupero ha dato il primo risultato con la cattura di un barracuda
L’altro recupero he ho provato è simil WTD, ma ancora non ho ottenuto riscontri.
Per farvi capire al meglio come si comporta questa esca vi lascio una descrizione del produttore.
“Parto col dire che è un’esca storica, almeno dalle nostre parti sul Lario (nome del Lago di Como)
La sua efficacia è basata sul wobbling molto accentuato in caduta, che simula foraggio ferito che cade verso il fondale, una facile preda per qualsiasi predatore non solo in acqua dolce”
“I modelli che vanno per la maggiore sono i più piccoli, 7 cm per 16 o 25 gr, che hanno una lanciabilità difficilmente superabile, forse solo con metal jig“
“Abbiamo puntato tanto a migliorare l’esca in estetica e resistenza, senza però cambiare nulla tra materiali e metodo di costruzione che è lo stesso di 40 anni fa”
Dalla descrizione di chi li sforna a mano si capisce quanta passione ed impegno sia profuso nel creare queste esche, che a prima vista potrebbero sembrare poco attraenti secondo i canoni moderni, ma che invece hanno quello che serve.
Quello che serve non sono altro che:
- lanciabilità
- idrodinamica
- aerodinamicità
- stabilità nel nuoto
- colorazioni resistenti
- resistenza costruttiva
Il tranviere possiede queste caratteristiche, quella che potremmo definire una particolarità dell’esca e che a molti fa pensare ad una non curanza nella costruzione, ovvero la sua visibilissima costruzione a mano, lo rende a mio parere unico.
In conclusione
Esca storica, che funziona benissimo in acque dolci, dove viene attaccata a quanto vedo dal profilo instagram del costruttore – iltranvierelures – da moltissimi predatori di acque dolci.
Non vedo l’ora di provarla anche io in acque dolci, spero il prima possibile a trote lacustri ed a persici, nel frattempo continuerò a provarla in mare, la vedo bene nel periodo di accostamento di specie pelagiche… vedremo!
In definitiva un’esca particolare, che possiamo utilizzare con fantasia, che si lancia, ben fatta e con più metodi di rammento, io continuerò a provarla, vi consiglio di fare visita alle pagine del produttore, vi lascio i link qui sotto.
LINK pagine produttore
Caratteristiche tecniche
- Nome: il tranviere
- tipo: stickbait – lipless
- affondamento – sinking
- peso: 16 – 26 grammi
- lunghezza 7 centimetri
- armatura – passante
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