Shore jigging dalla spiaggia
Lo shore jigging riscuote sempre più successo, io lo pratico dalla spiaggia, non ho scogliere vicino!
Shore jigging dalla spiaggia, titolo impegnativo! Ma non troppo, da qualche anno a questa parte anche io dedico qualcuna delle mie battute di pesca a questa branca dello spinning.
Se devo essere sincero mi hanno appassionato tantissimo i numerosi video di shore jigging che si possono trovare in rete ed in particolare su YOUTUBE, video spettacolari con pesci fantastici, catturati dalle… scogliere!
Questo piccolo, ma non trascurabile particolare, ossia la possibilità di catture da sogno a patto di avere fondali importanti sotto i piedi, cosa che succede con le scogliere a picco sul mare è sicuramente un fattore non di poco conto ed un deterrente micidiale se non sono nelle vicinanze dei nostri spot.
Io però non sono una persona che si arrende di fronte alle prime difficoltà e così, di necessità virtù, pratico questa tecnica nonostante non abbia le meravigliose scogliere della Grecia o della Corsica, pescando dalla spiaggia!
La fortuna vuole che ci siano spiagge profondissime da noi… ben frequentate da pelagici e tunnidi!
Gli spot dalla spiaggia per lo shore jigging
Per dare un senso al lancio di jig belli grossi, dai 45 grammi in su, mi sono dovuto adeguare, ed ho individuato nelle mie zone delle spiagge che a poche decine di metri dalla riva cadono quasi in verticale su fondali importanti.
Questo permette di avere quella necessaria colonna d’acqua per poter almeno far scendere il jig e recuperarlo per un buon tratto. Unico problema è la mancanza di scogliere naturali e fondali rocciosi, c’è quasi ovunque solo sabbia, quasi!
Anche se c’è solo sabbia, con fondali importanti possiamo sperare di incontrare pesci degni di nota, spesso non proprio di taglie importanti, ma sicuramente prede da shore jigging.
Le prede sulle coste che frequento
Descritto lo spot tipo, vediamo che pesci accostano. La speranza nelle mie battute di shore jigging è quella di incontrare sua maestà la RICCIOLA, incontro che sto facendo più volte, ma sempre con prede che raramente superano il chilo e mezzo.
Molto più spesso invece si incontrano tonnetti alletterati, anche di buona taglia raramente palamite (pesce che ancora manca nel mio score grrr), i dentici e le ricciole causa mancanza del loro habitat latitano… ne ho catturati ma sempre di età giovanile, ma non a distanze da shore. Per questi pesci è in programmi ormai da anni una battuta fuori Regione… Prima o poi!
Le attrezzature
Per iniziare, qualche anno fa, avevo preso una semplice canna da spinning che lanciava almeno 100 grammi, del tutto inadeguata.
Da qualche anno avevo in dotazione nel mio arsenale la SHIMANO BLUEROMANCE shore jigging da 50-80 grammi per 2,70 metri di lunghezza. Canna che mi permetteva di affrontare senza problemi le mi battute di shore jigging.
Purtroppo per un mio errore, non mi ero accorto che gli innesti stavano per sganciarsi, nel lancio ho spaccato l’innesto del manico. Fortunatamente questa canna mi è stata sostituita in garanzia, con la nuova BLUEROMANCE SHORE JIGGING AX DA 2,90 METRI attrezzo bello ed elegante, assistenza SHIMANO TOP!
Grazie a questo nuovo attrezzo, che ho immediatamente battezzato, posso raccontarvi questa nuova avventura. La canna era abbinata ad uno stella 5000 SW o un TWIN POWER 5000 SW, anche la nuova.
La prima battuta con la nuova canna
Non avevo molto tempo a disposizione, quindi per provare la nuova canna ho aspettato che si creassero le condizioni meteo marine adeguate, un po la fortuna, un po la pazienza, mi hanno dato ragione e già alla prima battuta ho potuto testare a dovere l’attrezzo!
I primi lanci non sono stati eccezionali, dovevo abituarmi a prendere la mano con questa lunghezza, poi è filato tutto liscio.
Così fra un lancio ed un recupero, allamo una bottiglia in mare alla quale era legato un “conso”, che grazie alla potenza di canna e mulinello ho tirato a riva ed abbiamo poi buttato nell’immondizia
Questo è stato il primo stress test, superato, ora mi serviva un pesce!
Non sarò io il primo ad allamarlo, ma un piccolo tonnetto si fa fare fesso da alessandro, che dopo averlo spiaggiato lo rilascia.
Il mio momento arriva poco dopo, su un recupero non veloce, ma laterale con ampie jerkate, il mio mucho lucir da 45 viene aggredito con una botta tremenda da un predatore potente e che non ne voleva sapere di uscire fuori dall’acqua, così il primo tonnetto della nuova blueromance, dopo un breve ma intenso combattimento viene fuori!
Strike alla sua prima uscita, ottimo! Stavo anche partecipando alla skeleton cup 2019, ma come da copione avevo dimenticato metro e numero in macchina e non ho potuto inviare nemmeno la cattura, ma va bene così…
In conclusione
Praticare lo shore jigging dalle nostre spiagge è possibile, purchè ci si “accontenti” di prede non proprio stanziali, ma più di passaggio, sperando in qualche “miracolo” che a volte accade!
Intanto prendere confidenza con questi attrezzi è secondo me una questione importante, anche per avere pronto l’asso nella manica nel caso si possa fare qualche trasferta in luoghi dove lo shore jigging viene praticato con successo e qualche posticino vicino c’è e prima o poi…vado!
Il bagaglio tecnico che si mette insieme imparando a pescare con attrezzi inconsueti per molti spinner è enorme, non guardare solo video ma mettere in pratica la tecnica, cambia radicalmente la percezione delle reali possibilità che l’utilizzo di jig da al pescatore. qualche mostro ogni tanto passa… e noi saremo li ad attenderlo!
Attrezzatura utilizzata
- CANNA: BLUEROMANCE SHORE JIGGING AX DA 2,90 METRI
- MULINELLO: SHIMANO TWIN POWER 5000SW
- TRECCIATO: BERKLEY FIRELINE BRAID 0,19
- TERMINALE: SEAGUAR ACE 0,47
- ARTIFICIALE: MARIA Jig Mucho lucir colore 11H – 45 G
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