Appena arrivato sullo spot, c’era un vento con i contro-FIOCCHI, che si sentiva già da dentro la macchina. Affrontare il mare grosso non è mai facile, ma è proprio in queste condizioni che si nascondono le migliori opportunità di pesca, ne sono ormai straconvinto ed i risultati migliori li ottengo quasi sempre con condizioni difficili.
Durante una recente uscita, ho deciso di cambiare strategia: optare per un artificiale più grande e insidiare le prede che si aggirano nelle acque turbolente in prima battuta, ambiando completamente appena migliorata la situazione. Anche se le aspettative erano alte, non avrei mai immaginato di ottenere un risultato multispecie, inclusa una spigola, seppur di taglia piccola. Ecco il racconto dettagliato di questa avventura.
Attrezzatura Utilizzata
Per affrontare il mare mosso e le sue sfide, ho scelto una combo che mi sta accompagnando in questo inizio stagione (autunno inoltrato ormai) affidabile e performante:
- Canna: Daiwa ninja EVO (15-35 g), ideale per gestire sia artificiali leggeri che long jerk voluminosi, offrendo un ottimo bilanciamento tra sensibilità e potenza.
- Mulinello: Daiwa Exceler 4000 LT23, robusto e fluido, perfetto per gestire le fughe imprevedibili delle prede in condizioni difficili.
- Trecciato: PE 1.2 con shock leader in fluorocarbon da 0,32 mm, per affrontare senza problemi le abrasioni causate dal fondale misto.
- **Artificiale: DUO Tide Slim Floating, un long jerk di alta qualità che si distingue per le sue caratteristiche uniche. Questo artificiale è progettato per lavorare in acque mosse grazie al suo assetto flottante e al nuoto particolarmente ampio e realistico. Dotato di una finitura riflettente e di una struttura che produce vibrazioni marcate, il Tide Slim Floating si rivela irresistibile per i predatori, anche in condizioni di visibilità ridotta, con questa colorazione poi non ne parliamo!!!
Strategia: Perché un Artificiale Grosso?
Quando il mare è grosso utilizzare artificiali GROSSI ha degli indubbi vantaggi, ad esempio li sentiamo molto bene quando jerkiamo nonostante i contrasti di corrente in entrata ed uscita, ma non solo, credo siano anche più visibili ai predatori in tutto quel mega “fracasso” generato dal moto ondoso. Optare per un artificiale grosso e con una buona azione vibrante è stata una scelta dettata dall’esperienza. Il Tide Long Jerk, con il suo nuoto ampio e realistico, è perfetto per stimolare l’istinto predatorio.
Ho iniziato con lanci lunghi, mirati a coprire una vasta area, concentrandomi su zone di turbolenza e alle correnti laterali. Questi sono i punti in cui i predatori si radunano per approfittare del cibo trasportato dalla corrente. Nonostante si trattasse di un artificiale bello lungo, il Tide Slim Floating è riuscito ad attrarre una spigola proprio nell’ultimo metro, nell’onda di risacca. La precisione della presentazione e il movimento naturale dell’esca si sono rivelati determinanti in una situazione così complessa.
Condizioni di Pesca
Le condizioni erano tutt’altro che ideali per chi ama il comfort ed il divano:
- Mare: Grosso, con onde alte e schiuma visibile in superficie.
- Vento: Moderato da nord, ma sufficiente per rendere più impegnativa la gestione del lancio e del recupero.
- Luce: Giornata nuvolosa con momenti di luce diffusa, perfetta per la caccia della spigola.
Nonostante queste sfide, sapevo che il mare mosso avrebbe potuto regalarmi incontri interessanti, ed è stato esattamente così.
La Cattura della Spigola
Dopo diversi lanci, l’impegno è stato premiato premiato. Durante un recupero lento ma costante con qualche pausa strategica, ho avvertito una botta decisa. Era una spigola! Sebbene di taglia contenuta, il combattimento è stato bello, la frizione è partita. La soddisfazione di catturarla in quelle condizioni è stata impagabile, non c’è davvero premio migliore di questa cattura.
L’azione del long jerk è stata determinante: il movimento ampio e il riflesso delle finiture hanno attirato l’attenzione del pesce nonostante la confusione creata dal mare mosso. Dopo una breve lotta, sono riuscito a portarla a riva, apprezzando ancora una volta l’affidabilità della mia attrezzatura.
Il Multispecie: Altre Sorprese della Giornata
La spigola è stata solo l’inizio. Il cambio di strategia con i jig, appena sono cambiate le condizioni, ha permesso di catturare un secondo predatore totalmente diverso dal primo: una riccioletta molto combattiva.
Consigli per Affrontare il Mare Grosso
- Scegliete artificiali voluminosi: Puntate su long jerk o jerkbait di grandi dimensioni, con colori vivi o riflettenti.
- Adattate il recupero: Alternate recuperi lenti e regolari a pause e jerkate secche per variare l’azione.
- Studiate lo spot: Cercate zone con corrente o fondali misti, dove i predatori si nascondono in attesa della preda.
- Non temete le onde: Il mare mosso è un alleato, non un ostacolo (sempre che non sia davvero troppo mosso). I predatori sono più attivi in queste condizioni.
- Non fate come me: portatevi dietro i waders, in quelle condizioni un paio di waders avrebbero potuto farmi pescare in maniera molto più confortevole e magari aumentare le possibilità di cattura
COME MI VESTO PER AFFRONTARE LO SPINNING INVERNALE
Conclusione
Cambiare strategia e affrontare il mare grosso con un artificiale importante si è rivelata una scelta vincente. La soddisfazione di catturare una spigola, anche se di piccole dimensioni, e altre specie in queste condizioni dimostra che a volte osare paga. Il Tide Long Jerk si è confermato un alleato prezioso, così come la combo ninja ed Exceler, che hanno gestito ogni cattura con grande affidabilità.
Concludendo, il mare grosso è una sfida che vale la pena affrontare. Ogni lancio, ogni onda e ogni tocca raccontano una storia unica, ed è proprio questo che rende la pesca così speciale. Non resta che continuare a esplorare nuove strategie e affrontare con determinazione le prossime uscite di pesca.
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MARE GROSSO ARTIFICIALE GROSSO: cambio strategia e catturo lo stesso MULTISPECIE!