Light spinning ai caranghi
Corse e strike a light spinning sui caranghi! Anche se con un pò di ritardo si inizia a vedere qualche mangianza, quindi… bisogna correre!
Si iniziano a vedere mangianze, da riva, il mare ribolle ed anche l’istinto da spinner inizia a “ribollire”.
Come succede in barca quando si va a spinning sulle mangianze bisogna accendere il motore e puntare verso il punto preciso, spegnendo il motore prima ed arrivare vicino, ma non sopra, la mangianza per poteri lanciare agevolmente prima, dopo o ai lati.
Ugualmente da riva bisognerà avvicinarsi, correndo, prima che finisca e tutto svanisca. Vediamo come fare!
Avvistamento ed… inseguimento
Molto importante, lo vedrete sul video alla fine dell’articolo nel mio canale youtube, in questi casi è scrutare continuamente ed attentamente il mare, l’avvistamento potrebbe essere casuale, ma una volta vista la prima mangianza bisogna stare attenti potrebbe svilupparsi nelle vicinanze… o più lontano.
Nel caso si sviluppi vicino a noi, a tiro di lancio, nessun problema basterà lanciare e recuperare, vedremo fra poco come, nei pressi della mangianza.
nel caso si sviluppi un pò più lontano allora bisognerà correre, ma perchè?
La domanda potrebbe sembrare superflua, ma magari chi non ha mai pescato sulle mangianze potrebbe non saperlo, nella stragrande maggioranza dei casi infatti le mangianze durano poco, se siamo fortunati qualche decina di secondo, se siamo sfortunati correremo avanti ed indietro senza fare strike!
Per fortuna nella stragrande maggioranza dei casi lo sforzo di correre sulla sabbia e fra detriti e pietre verrà ripagato con uno strike, perchè i predatori in questi particolari frangenti se seguiamo delle semplici regole abboccheranno molto facilmente.
La vera difficoltà di questa particolare pesca sarà proprio trovare le mangianze, ed in secondo luogo, capire di che pesci si tratta e cosa stanno predando.
Che predatori sono? Cosa presentargli come esca?
Molto in questi casi è questione di esperienza, nel senso che sapere in quale periodo accostano le mangianze e che predatori ci vanno dietro è di sicuro un enorme vantaggio.
Faccio un elenco, per niente esaustivo, delle piccole prede che possiamo insidiare a light spinning pescando sulla mangianze da riva, almeno quelli che ho catturato io:
- Carango ronco
- Sugherelli
- Pesce serra
- Occhiate
- barracuda
- ricciolette
Caranx rhonchus
Distribuzione e habitat
Da wikipedia
Si tratta di una specie ad areale meridionale, si incontra in Oceano Atlantico orientale tra il golfo di Cadice e l’Angola e nel mar Mediterraneo, soprattutto nel settore orientale. In Italia è poco comune nei mari siciliani e decisamente raro altrove.
È un pesce pelagico di profondità, si pesca tra 50 e 300 metri di fondale.
Descrizione
Il suo aspetto generale ricorda più un sugarello che un Caranx. Il corpo è abbastanza affusolato, per quanto piuttosto compresso lateralmente. L’occhio è più grande che nei congeneri. Le pinne dorsali sono due, entrambe abbastanza alte, la seconda è opposta ed identica alla pinna anale e porta una vistosa macchia nera spesso sormontata da una bianca. Né la pinna anale né la pinna dorsale hanno il lobo acuto tipico di altri Caranx. Le pinne pettorali sono falcate e raggiungono l’inizio della seconda pinna dorsale; le pinne ventrali sono invece piccole, quando sono ripiegate sono alloggiate in una scanalatura ventrale. Sul peduncolo caudale sono presenti due piccole pinne (pinnule) una al di sopra ed una al di sotto dello stesso. La linea laterale presenta squame ingrossate (scudetti) nella parte posteriore.
La colorazione è verdastra sul dorso, argentata sui fianchi e bianchi nella regione ventrale, spesso sono presenti riflessi dorati, su tutto il corpo. La macchia nera sul bordo dell’opercolo branchiale spesso è poco visibile.
Misura fino a 40 cm di lunghezza.
Vi invito ad inserire nei commenti quelli che sono capitati a voi in basso all’articolo o se avete preso in mangianza qualcuno di quelli sopra indicati.
Una volta capito che pesci sono, potrebbero benissimo essere più specie, bisognerà utilizzare delle esche a loro gradite e che assomiglino al pesce foraggio presente.
In generale saranno le alice e le sardelline ad essere predate e a far ribollire l’acqua del mare, cercando scampo a volte addirittura spiaggiandosi, potrete vedere un esempio nel video a questo link.
Di conseguenza sceglieremo un mini o micro jig ed è il caso del video di questo articolo, anche se negli ultimi anni grandissimi risultati li ho ottenuti a gomma, come potrete vedere nel video a questo link.
I jig che ho utilizzato in questa battuta di light spinning ai caranghi erano entrambi della AQS uno era da 20 grammi, ed il secondo da 7 grammi.
Come lo recupero il jig
Il recupero del jig, che potrete vedere molto bene guardando il video alla fine dell’articolo, va fatto in modi diversi a seconda del pesce da insidiare.
Almeno per quanto riguarda le mie esperienze i tipi di recupero che utilizzo con i jig sono i seguenti:
- lanciare ed iniziare subito a recuperare lineare a media velocità
- lanciare fa scendere poco e recuperare a dente di sega lentamente
- lanciare e recuperare velocemente a dente di sega con canna laterale
Questi tre tipi di recupero funzionano un pò su tutto, ma ho notato una costanza nell’allamare specifici predatori con ogni recupero, il primo funziona bene sui caranghi e sui sugarelli, il secondo sia sui caranghi che sui serra e barracuda, il terzo sembra essere preferito in particolare dai serra.
Gli altri predatori in generale se in frenesia attaccano sui primi due recuperi.
Dove lancio l’artificiale?
Il lancio dell’artificiale non deve essere fatto a caso, dobbiamo provare a lanciare in zone specifiche se ci sarà possibile farlo. Io faccio due tipi di lancio, uno ad accostare ai lati della mangianza, non troppo lontano da questa ed uno a superare la mangianza per far passare il jig o la gomma in mezzo alla stessa.
Questo l’ho imparato in numerose pescate (anche dalla barca), se lanciamo direttamente in mezzo alla mangianza molte volte l’artificiale, credo, venga visto come estraneo e di disturbo e quindi ignorato.
Al contrario lanciando ai lati o davanti a questa e poi recuperando il nostro artificiale arriverà a tiro di in maniera naturale ed attirante!
In conclusione
Come già abbiamo visto sia in molti video ed anche in questo articolo Mangianze…di corsa! Questa particolare condizione, che non sempre equivale a cattura sicura, ha poche ma semplici regole da osservare che ci potranno portare al contrario numerosi strike.
Non sarà difficilissimo, tranne che non ci troviamo a spinning medio anzichè a light spinning ed all’arrivo delle mangianze ci troveremo sprovvisti di piccoli artificiali, allora sarà quasi impossibile fare strike, purtroppo, ma non tutto è perduto!
Potremo sempre ambire a catturare qualcosa di più grosso, che magari risalendo la catena alimentare si ciba proprio dei piccoli predatori che in quel momento non calcolano la nostra esca… ma questo è un altro discorso… che affronteremo in futuro!
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