SPINNING al BARRACUDA con JERK artigianale ARROW 120
Un bel MIX, come spesso accade su questo blog, la prova di un artificiale diventa l’occasione per un bel report di una battuta a spinning, vediamo com’è andata, ma soprattutto come va questo artificiale!
Ultimamente mi sto dedicando all’utilizzo di esche artificiali artigianali, con più frequenza del passato, questo anche grazie agli stessi produttori che mi chiedono di provarle in mare.
Non posso che ringraziarli, ed il mio modo di farlo è quello che mi viene più naturale, parlare delle loro creazioni, ma non a babbo morto, ma solo dopo averle utilizzate e magari dopo aver ottenuto dei risultati.
JERK artigianale ARROW 120 by River Queen
La bellezza delle esche artigianali è che parlando con i produttori, puoi sceglierti colori particolari, sempre delle loro linee, ma che creeranno proprio perché glielo hai chiesto tu, fantastico!
Questo piccolo jerk, dalle linee molto sottili, piccolo e leggero, mi serviva proprio per le tecniche sto praticando più assiduamente o che almeno cerco di praticare.
Con quali attrezzi e tecniche
L’arrow 120 è della misura e del peso perfetto per l’utilizzo con attrezzatura leggera, tipo la mia zodias 202, le prime battute e prove le ho fatte con questa canna, ed è perfetto per essere gestito e lanciato con la zodias.
Leggi anche: SHIMANO ZODIAS 2020 CLOSE-UP
Il colore
Il colore è la cosa che mi ha “catturato di più” appena l’ho tolto dalla scatola, la sua livrea dalle linee irregolari e naturali, con riflessi sul viola/fucsia (proprio come “u naccariell” che tradotto dal mio dialetto è lo sgombro), mi ha fatto subito capire che l’utilizzo con acqua anche chiara non sarebbe stato un problema.
Le armature
Armato con due ancorette davvero potenti e resistenti (non sò se sia sempre armato così) mi ha dato immediatamente una sensazione di sicurezza, ed effettivamente questa sicurezza si è tramutata in allamate e catture, ma lo vedremo fra poco.
Lanciabilità e nuoto
Il peso dell’artificiale non è elevato, siamo a 10 grammi, i lanci non sono eccezionali, ma questo modello è studiato per la pesca in fiume… sono io che invaghito lo volevo provare in mare.
Nonostante la leggerezza, la sua linea filante permette comunque di raggiungere le strike zone, almeno negli spot che frequento.
Per quanto riguarda il nuoto non posso mostrarvi un video al momento (ma presto lo farò) Vi posso dire che nuota stretto ed appena sotto il pelo della superficie, in canna si sente parecchio sul recupero lineare.
Un particolare da segnalare per questo artificiale, che va ad incidere notevolmente sul nuoto, è la paletta, sia per la forma, ma specialmente per il materiale.
La forma è abbastanza larga e molto sottile, permettendo ottime vibrazioni, il materiale con il quale è costruita è flessibile, questa caratteristica la rende molto resistente ai colpi sugli ostacoli durante il recupero, ottimo!
Il recupero
Consiglio, per questo artificiale, un recupero non troppo animato, con jerkate lente e non troppo vigorose, il resto lo farà lui.
La prova in mare
Nella prima prova non ho avuto catture, ma questa cosa è più che normale, mentre nella seconda prova ho avuto almeno tre strike ed altrettante tocche.
L’arrow 120 utilizzato nella prima battuta con la zodias, che si carica meglio essendo più docile in punta, si lanciava molto meglio che con la NRX 843 della seconda prova.
Nonostante questo la seconda prova, per esigenze tecniche, è stata fatta con la NRX, canna fast, che purtroppo non si carica a dovere con questo artificiale, ma che comunque lo lancia abbastanza distante da arrivare a tiro di barra!
Infatti è bastata un’alba dove i barra erano presenti ed in buon numero per ottenere numerosi strike, ed arrivare alla cattura di un bell’esemplare (per le mie zone, lo so che sono più grossi!).
Lo spot o gli spot
Gli spot dove ho utilizzato l’arrow 120 sono spot che non hanno subito grandi profondità, questo artificiale si adatta immediatamente a questa condizione, restando nei pressi della superficie.
Le condizioni meteo
Vista la leggerezza dell’artificiale, l’utilizzo che ne ho fatto è stato in condizioni di mare in scaduta o semi piatto ed in assenza di vento, non ho fatto la prova in corrente, cosa che farò presto.
In conclusione
Mi sto davvero “scialando” a provare artificiali artigianali, nati dalle sapienti mani di Artigiani che oltre ad essere bravi costruttori sono anche bravi pescatori, ma che nonostante questo, si fidano anche di me, assurdo!
Come al solito ringrazio il creatore di questa esca, River Queen, che con estrema pazienza sta anche ascoltando le mie elucubrazioni su nuoto e misure che mi vengono in testa, ed il bello è che mi sta ad ascoltare!
Naturalmente il tono utilizzato nell’articolo, parlando dei costruttori, è a volte scherzoso, ma non cè niente da scherzare, perché i nostri costruttori artigianali, sono bravi ed appassionati ed è per me un onore provare le loro esche, che a volte nascono per un utilizzo in acque dolci, ma che io volentieri converto in esche da acqua salata!
Attrezzature utilizzate per la prova e la battuta di spinning al barracuda
Light Spinning
- CANNA – SHIMANO ZODIAS 2020 – 4-12 GRAMMI
- MULINELLO – SHIMANO RARENIUM 3000
- TRECCIA – SHIMANO KAIRIKI 0.10
- TERMINALE – TRABUCCO xps ultra 0,28
Spinning medio inshore (attrezzatura del video)
ATTREZZATURE UTILIZZATE IN QUESTA BATTUTA.
- CANNA – G-LOOMIS NRX 843 (CLOSE-UP)
- MULINELLO – SHIMANO TWIN POWER 4000 HG
- TRECCIATO – BERCKLEY FIRELINE BRAID 0,16
- TERMINALE – FLUORO CARBON TRABUCCO XPS 0.40
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Caratteristiche tecniche jerk ARROW 120
- COSTRUTTORE: RIVER QUEEN (LINK PAGINA FACEBOOK)
- TIPOLOGIA: JERK
- LUNGHEZZA: 120mm
- PESO: 10g
- COLORE: NATURALE SGOMBRO
- ARMATURE: DUE ANCORETTE N°6
- PALETTA: TRASPARENTE E FLESSIBILE
Prede
- BARRACUDA: Sphyraena viridensis, conosciuto comunemente come barracuda boccagialla o come barracuda mediterraneo, è una specie di pesce d’acqua salata appartenente alla famiglia Sphyraenidae (FONTE WIKIPEDIA)
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