Il light jigging è una tecnica affascinante, capace di regalare emozioni intense anche in situazioni apparentemente semplici. Durante una sessione recente, ho avuto il piacere di acchiappare due simpatici alletterati con un setup che si sta rivelando vincente. Ecco tutti i dettagli!
Attrezzatura Utilizzata
Il cuore di questa sessione è stato la combo composto da:
• Canna Daiwa Freams Evolution Spinning 10-30: una canna da spinning versatile, ideale per gestire artificiali leggeri e con una sensibilità che permette di percepire ogni tocco.
• Mulinello Daiwa Exceler LT23 taglia 4000: fluido, robusto e perfettamente bilanciato con la canna, ha garantito recuperi rapidi e precisi durante i combattimenti.
• Esche Jig Mucho Lucir: con il suo design affusolato e riflessi scintillanti, questo jig si è dimostrato irresistibile per gli alletterati. Ho utilizzato la versione da 35 grammi in un colore che riproduce piccoli pesci foraggio.
Tecnica e Condizioni Meteo-Marine
La sessione si è svolta in condizioni di mare in scaduta avanzata, con acqua leggermente velata e una buona risacca, fattori ideali per attirare i predatori in caccia lungo la costa. Lo spot scelto presentava fondali profondi già a breve distanza dalla riva, caratterizzati da un’alternanza di sabbia e pietre, habitat perfetto per pesci predatori come gli alletterati che prediligono alto fondale.
Ho privilegiato lanci lunghi, sfruttando la capacità della canna Daiwa Freams Evolution di gestire i jig con precisione anche a distanza, per raggiungere i punti di maggior profondità. Per stimolare l’attacco, ho adottato diverse tecniche di recupero:
• Recupero jiggato con canna alta: movimenti verticali ritmati per far salire e scendere il jig in modo realistico, simulando un piccolo pesce foraggio.
• Recupero laterale: piccole jerkate laterali con la canna, per variare il movimento e aumentare l’effetto di richiamo.
• Recupero lineare: una tecnica più uniforme veloce e costante, efficace per attirare i predatori in caccia attiva.
L’alternanza tra queste modalità si è rivelata decisiva per ottenere le due catture, dimostrando l’importanza di variare approccio in base alla risposta dei pesci.
Le Catture: Due Alletterati Combattivi
Nonostante le dimensioni moderate, gli alletterati catturati si sono rivelati estremamente combattivi. La Daiwa Freams Evolution ha gestito con eleganza le fughe improvvise, mentre il Daiwa Exceler LT23 ha mantenuto il controllo nei recuperi più impegnativi con il primo tonnetto che ha richiesto anche l’intervento della frizione del mulinello, che ha risposto come mi aspettavo.
Consigli per il Light Jigging da Riva
1. Scegli il giusto spot: cerca zone con fondali profondi subito vicino riva e presenza di mangianze in superficie, segno di predatori attivi in caccia.
2. Varia il recupero: gli alletterati rispondono bene ai cambi di ritmo, averne catturati due uno in calata ed un in jiggata credo sia più che sufficiente a spiegare il perchè.
3. Attenzione alla luce: le ore migliori sono quelle dell’alba, ma se come in questo caso l’acqua è velata o torbida, allora potrete ottenere strike anche in tarda mattinata.
FAQ
1. Quale treccia è consigliata per il light jigging?
Un trecciato da 0,16 è ideale più che sufficiente, abbinato a un terminale in fluorocarbon dello 0.30-0.35 mm ed andrete sul sicuro.
2. Posso usare il Jig Mucho Lucir per altri predatori?
Assolutamente sì! È efficace anche su lecce, ricciolette ed altri pelagici.
3. Come evito incagli in spot rocciosi?
Solleva il jig durante il recupero per evitare di trascinarlo sul fondo, altra soluzione è togliere l’ancoretta lasciando solo l’assist.
4. Qual è la lunghezza ideale del terminale?
Circa 50 centimetri, per garantire una buona resistenza all’abrasione e la necessaria invisibilità.
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LIGHT JIGGING & SPINNING: Arrivano I TONNETTI ALLETTERATI!
