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Il pesce serra è pericoloso per l’uomo? L’esperto risponde!

Il pesce serra, nome scientifico di Pomatomus saltatrix (Linneo, 1776), è un predatore marino che suscita grande interesse tra i pescatori sportivi per la sua forza e la sua combattività e voracità. Tuttavia, la sua reputazione di pesce aggressivo e i suoi denti affilati sollevano spesso domande sulla sua pericolosità nei confronti degli esseri umani, specialmente quando inzia la stagione calda e molte persone si immergono nelle acque dove questo pesce è presente, ad esempio nel sud Italia. Per rispondere a queste domande, Ho chiesto ad un esperto che già conosciamo: il biologo marino Matteo Putignano!

Ciao a tutti! E’ sempre un piacere essere ospite qui da Clip! Come vi ha già accennato sono Dottore in Biologia, con specializzazione in Biologia Marina (parliamo quindi di Lauree Nazionali), ma sto per terminare il Dottorato, che ho dedicato allo studio di alcuni invertebrati marini e che mi permesso di scoprire e descrivere molte nuove specie! Però, come alcuni di voi sapranno, sono anche un irriducibile pescatore sportivo, e mi dedico veramente tanto alla pesca a spinning ultra-light.

Sono sicuro che il video in cui un serracchione frega e divora la povera riccioletta che avevo allamato non sarà passato inosservato. Possiamo quindi non parlare del Pesce Serra? Ebbene, prima di cominciare ci tengo a sottolineare come la gran parte delle informazioni che vi riporto sono frutto di una tesi magistrale che una studentessa di Pisa (la dottoressa Federica Squarcia, insieme ai relatori Ferruccio Maltagliati e Michele Barbieri) ha condotto per l’ottenimento della sua laurea specialistica.

Lavori come questo riassumono la letteratura scientifica circa un determinato argomento, rivelandosi di importante aiuto nell’ottenimento di informazioni che, altrimenti, richiederebbero molto più tempo per essere raccolte. Il Pesce serra, infatti, non è di interesse solo per noi pescatori sportivi, ma è da lungo tempo oggetto di studio in tutto il mondo. 

Conoscere il Pesce Serra

Caratteristiche Generali

Il pesce serra è un predatore costiero di medie dimensioni, con un corpo slanciato che può raggiungere lunghezze superiori a un metro e pesi superiori ai 10 kg (raramente ho visto esemplari superiori ai 6 kg nelle nostre acque). Si distingue per la sua bocca con mascella molto vistosa e poderosa ma soprattutto armata di denti taglienti, si fa notare anche per la sua colorazione argentea con sfumature verdi sul dorso, insomma davvero un brutto ceffo!

Il pesce serra è un predatore pelagico, dal corpo allungato e compresso lateralmente, di colore bluastro/verdastro nella parte dorsale e argenteo ventralmente, con una marcata macchia di colore nero alla base delle pinne pettorali, che risultano di un colore olivaceo (Tortonese, 1975).

serra catturato con moschettiere 140 e 175

Sebbene il pesce serra sia ben conosciuto da tutti noi, anch’esso (come ogni altra specie di pesce) presenta delle caratteristiche ben precise che aiutano nell’identificazione. Questa si basa soprattutto su meristica, ovvero la variazione numerica, e forma dei raggi che compongono le diverse pinne e scaglie. Ad esempio, il pesce serra ha due pinne dorsali, una anteriore bassa e corta formata da 7-8 raggi spinosi, e una posteriore, subito dietro, più lunga e più alta nella parte anteriore, formata da 1 raggio spinoso e 23-28 raggi molli (Le Gall, 1934), e 95 – 106 scaglie lungo la linea laterale (Tortonese, 1975).

La bocca è formata robusto apparato scheletrico, con “mento” prominente (Le Gall, 1934), con pochi, grandi denti molto taglienti e triangolari inseriti direttamente nelle ossa dentali e premascellari (Bemis et al., 2005). Da qui il forte e tagliente morso! Nel Mar Mediterraneo è riportata come taglia massima una lunghezza di 110 cm e un peso di 10 kg (Tortonese, 1975), mentre nell’Oceano Atlantico questa specie può raggiungere una lunghezza di 130 cm e un peso di 14.4 kg (Randall, 1995).

Barracuda dimezzato o barra senza cuda 🦈 attacco serra bluefish attack
COME TAGLIA IL SERRA QUANDO ATTACCA
PESCE SERRA CATTURATO CON MICRO JIG 10 GRAMMI SAVAGE GEAR - particolare della potente mascella
PESCE SERRA CATTURATO CON MICRO JIG 10 GRAMMI SAVAGE GEAR – particolare della potente mascella

Habitat e Distribuzione

Il pesce serra è diffuso nelle acque temperate e subtropicali di tutto il mondo, preferendo le aree costiere, le foci dei fiumi e le aree portuali. È noto per la sua predilezione per le acque turbolente e per la sua capacità di cacciare situazioni di forte corrente e risacca dove tende agguati col favore della bassa visibilità, attaccando branchi di piccoli pesci foraggio e non solo!

Il pesce serra è una specie cosmopolita (Briggs, 1960), tipica tutte le acque temperate (Canada, dalle Bermuda all’Argentina, dal Sud Africa al Portogallo), generalmente a livello della piattaforma continentale, ed è una specie frequente in ambienti costieri, mentre è assente nelle aree polari e apparentemente sporadico in acque equatoriali. È comune nel Mediterraneo e nel Mar Nero, nelle isole Madera e Canarie, mentre si trova sporadicamente nel Mare d’Azov (fishbase.org).

La sua assenza in diverse aree dell’Oceano Indiano e Oceano Pacifico è probabilmente in parte un artefatto dovuto alla scarsità di dati (Squarcia 2017).

Funfact: il pesce serra è stato descritto per la prima volta da Linneo nel 1766, sulla base di un individuo proveniente dalla Carolina del Nord…quindi per la scienza, la “casa” del pesce serra di trova in America! 

A CACCIA DI SERRA CON IL DRONE – spinning al pesce serra – ricerca con il drone DJI mini 3

A CACCIA DI SERRA CON IL DRONE - spinning al pesce serra - ricerca con il drone DJI mini 3
A CACCIA DI SERRA CON IL DRONE – spinning al pesce serra – ricerca con il drone DJI mini 3

Risponde l’Esperto: Biologo Marino Matteo Putignano

Comportamento e Natura del Pesce Serra

Il pesce serra è una specie gonocorica (ovvero a sessi separati) a fecondazione esterna (rilascia spermi e uova in acqua dove avviene la fecondazione) e raggiunge la maturità sessuale al suo secondo anno di età (Wilk et al., 1977).

La taglia a cui raggiunge la maturità (importantissima per definire le taglie minime sotto le quali è vietato trattenere un pesce), è estremamente variabile: 24 cm di lunghezza in Sudafrica (Van der Elst, 1976), 43 cm in Senegal (Conand, 1975), 22.1cm nel Golfo di Gabes (Dhieb et al., 2006). Molto probabilmente questa variabilità è legata ad una differente velocità di crescita (Champagnat, 1983).

Questa può dipendere da vari fattori, quali la mancanza di prede, caratteristiche non ottimali dell’ambiente, elevati livelli di inquinamento (Dhieb et al. 2006). Ed ecco che abbiamo una osservazione molto importante: la taglia di prima maturità tende a ridursi in popolazioni sovrapescate come risposta adattativa alla forte pressione di prelievo: animali che anticipano la maturità sessuale, raggiungendola a dimensioni inferiori, tendono ad essere favoriti e queste caratteristiche sono fissate nella popolazione, cambiandone i parametri di crescita (Sharpe & Hendry, 2009).

Conoscere la taglia alla prima maturità sessuale è estremamente importante per la conservazione delle specie, in quanto è possibile definire una taglia di cattura legale al disotto della quale il pesce deve essere rilasciato, così da garantirne la riproduzione e la sopravvivenza della specie

La riproduzione è stata ben studiata negli Stati Uniti, dove avvengono due eventi riproduttivi, uno in primavera e parecchio a largo, vicino al limite della scarpata continentale, uno in piena estate e più vicino alla costa (Kendall & Walford 1979). In Mediterraneo l’evento riproduttivo è lungo e si verifica durante la primavera e l’estate (Fisher et al., 1987), quando l’acqua arriva a 25°C.

Le larve si disperdono passivamente lungo le correnti, mentre i giovani tendono a migrare attivamente fino alle aree di nursery localizzate principalmente in ambiente di estuario (Norcross et al. 1974, Kendall & Walford 1979, Powles 1981). In America i giovani nati in primavera migrano in mare dagli estuari tra Maggio e Giugno, mentre i giovani nati nel periodo estivo rimangono vicino alla costa (McBride e Conover, 1991; Kendall e Walford, 1979; Able e Fahay, 1998). Il pesce serra è caratterizzato da un rapido tasso di crescita, circa 13-18 cm all’anno per i primi due anni, 8-12 cm l’anno dopo il secondo anno di vita, 3-5 cm dal quarto anno (Wilk, 1977, Trivella, 2005). 

Ed ora passiamo alla parte più interessante!

Il pesce serra è un predatore gregario che caccia in banchi formati da individui di dimensioni simili. La dieta cambia in base allo stadio del ciclo vitale: le larve si nutrono prevalentemente di copepodi (minuscoli crostacei estremamente abbondanti in mare) mentre i giovani cacciano più prede, ma si nutrono ancora molto di invertebrati planctonici (Bigelow & Schroeder, 1953).

Successivamente sono inseriti nella dieta i pesci, che diventano poi la principale fonte di cibo (Marks & Conover, 1993). La dieta varia anche in base alla stagione: negli Stati Uniti è stato osservato che una alimentazione variegata durante l’estate anche in pesci di taglie molto diverse, mentre durante l’autunno tutti si cibano quasi esclusivamente di Brevoortia tyrannus (Latrobe, 1802), parente della cheppia (Hartman & Brandt 1995, Harding & Mann, 2001). Il pesce serra è molto vorace ed aggressivo, dotato di un senso dell’olfatto molto sviluppato (Wilk, 1977).

Grazie al sistema della linea laterale, entra in frenesia alimentare in sincronia (ovvero tutto il banco entra in caccia insieme). Ogni individuo si avventa sulla preda due volte: il primo lacera la preda con un profondo morso, in modo da rendergli impossibile la fuga, mentre nel secondo attacco la preda viene consumata (Bachand, 1994) (…ehi, non vi ricorda qualcosa???). Nel video qui sotto questo comportamento è documentato in maniera molto chiara!

CIAO RICCIOLA! – VIDEO COMPLETO PRIMO COMMENTO E DESCRIZIONE! #clipangler #spinning

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Nella frenesia spesso vengono uccise più prede di quante ne vengano consumate (Ross, 1991), ma ci tengo a sottolineare come questo non abbia a che fare con i nostri concetti di giusto e sbagliato, buono o cattivo: non esistono specie buone o cattive, gli animali agiscono di istinto, seguendo quei comportamenti codificati dai propri geni e vagliati dalla selezione naturale nel corso dei millenni. So che può sembrare strano, ma se il pesce serra non fosse così come lo conosciamo, esso probabilmente non esisterebbe, e si sarebbe estinto molto tempo prima. E questo vale per tutte le specie, animali e non! 

Il pesce serra è soggetto a movimenti migratori stagionali nel Mediterraneo, avviciniandosi alla costa quando l’acqua raggiunge i 25 °C, generalmente durante i mesi che vanno da giugno a settembre (Sabatés & Martin, 1993). I cambiamenti stagionali della temperatura delle acque, dovuto al processo di meridionalizzazione del nostro mare, possono alterare distribuzione e riproduzione del pesce serra, favorendone l’espansione verso le aree settentrionali (Martín et al., 2012). 

La Pericolosità per gli Esseri Umani

Il pesce serra non rappresenta un pericolo per l’uomo, ed eventuali morsi sono il risultato del maneggiamento non cauto del pesce. Questi spesso avvengono durante la slamatura di individui pescati, quando il pesce, stressato e spaventato si dimena aprendo e chiudendo la bocca. Antipatici inconvenienti possono accadere durante il combattimento con questi pesci, specialmente se si pesca in acqua: infatti il pesce serra non si arrende volentieri e continua a saltare e dimenarsi in fughe poderose.

Se il pesce è stato allamato con un long jerk (o, in generale, con un’esca voluminosa), il rischio di venire allamati noi dal pesce serra c’è (ma dopotutto anche questa eventualità è documentata da un video di Clipangler!) Precauzioni da Prendere

Per chi pesca o maneggia pesci serra, Matteo raccomanda di “utilizzare guanti protettivi e strumenti adeguati come pinze per estrarre l’amo. È importante essere rapidi e decisi nel maneggiare il pesce per evitare morsi accidentali.”

L’Esperienza del Pescatore ClipAngler

Emozione e Sfida nella Pesca del Serra

Bene ora tocca a me, io sono solo un modesto pescatore molto appassionato, condivido qui con voi la mia più cruenta esperienza con il pesce serra: Un giorno mi trovavo a pescare in foce, era estate, propio la stagione oggetto di questo articolo chiarificatore, i serra mangiavano sulle nostre esche artificiali e ne stavamo catturando un buon numero. 

L’ennesimo pesce serra rimane agganciato al mio artificiale ed inizia un breve combattimento che vede il serrotto, nemmeno troppo grande arrivare verso il guadino e quasi entrarvi… ma invece con abile mossa e scodata finale, quasi come se volesse accelerare per attaccarmi, si divincola dal guadino e mi viene addosso, pungendomi con il mio stesso artificiale!

Bene ho classificato questo come unico attacco del pesce serra che documento anche in un video che trovate qui sotto questo paragrafo, guardatelo è divertente, ma capirete fra una risata e l’altra che il pesce semplicemente cercava di scappare e mentre lo faceva si è ritrovato davanti il sottoscritto, quindi nessun attacco, ma un incidente finito in risate ed una piccola ferita dovuta al mio stesso artificiale!

Il pesce serra quindi è pericoloso per l’uomo, dal mio punto di vista e dalla mia esperienza non lo è in maniera deliberata e per sua scelta di comportamento, quindi assolutamente NO!

Pesce serra spinning in foce – pesce serra attacca uomo – topwater attacchi in diretta – clipangler

pesce serra spinning in foce - pesce serra attacca uomo - topwater attacchi in diretta - clipangler
pesce serra spinning in foce – pesce serra attacca uomo – topwater attacchi in diretta – clipangler

Sicurezza durante la Pesca

Altra questione è la sicurezza mentre peschiamo, ad esempio in foce mentre siamo immersi in acqua fino al bacino “È fondamentale essere sempre preparati e attenti. Utilizzare attrezzature robuste e avere sempre a portata di mano pinze e se possibile guanti. Personalmente, ho imparato a rispettare la potenza del serra e a maneggiarlo con estrema cautela.” 

Ho utilizzato il virgolettato perchè dovrebbe essere così ma non è sempre così, anzi spesso facciamo il contrario! Esattamente come nella foto qui sotto!

pesce serra prima del rilascio in mare
pesce serra prima del rilascio in mare

Conclusioni

Il Pesce Serra è Davvero Pericoloso?

Sia l’esperto Matteo Putignano che il pescatore ClipAngler concordano sul fatto che, sebbene il pesce serra possa rappresentare un rischio a causa dei suoi denti affilati e del suo comportamento aggressivo, con le giuste precauzioni il rischio può essere gestito efficacemente. Gli attacchi agli esseri umani sono rari e solitamente avvengono in contesti di pesca, ma non si registrano attacchi ai bagnanti o a chi si tuffa in mare!

Ci tengo davvero tanto a precisare che il pesce serra non è una specie aliena, ma è presente da sempre nel Mar Mediterraneo (le prime segnalazioni risalgono alla prima metà del 1800 (Rafinesque, 1810), la specie è stata segnalata principalmente per il Mediterraneo meridionale come sporadica, fino alla seconda metà dell’800).

Spesso sento “pescatori sportivi” descrivere questa specie come un flagello che distrugge il mare, arrivato qui per depredare i nostri pesci, nel tentativo di giustificare vere e proprie stragi ai danni del pesce serra, stragi che rappresentano la più reale declinazione della distruzione dell’ambiente marino. Non c’è niente di più sbagliato di questo.

La tesi della dottoressa Squarcia, che tra i suoi obiettivi mirava a constatare, tramite metodologie di analisi genetica, una eventuale espansione demografica di questa specie negli ultimi decenni ha dato risultato negativo, in quanto “[…] risultati del presente lavoro non supportano l’ipotesi di un’espansione demografica di questa specie, proposta da alcuni autori (Tortonese 1954; Dulcic et al., 2005; Voliani et al., 2006; Sabatés et al., 2012) e percepita da pescatori sportivi e professionali (Azzurro et al., 2011; Busoni, 2017)”.

Ulteriori studi chiariranno ancora di più la situazione demografica del pesce serra lungo le nostre coste, ma la possibilità che la percezione di una crescente presenza del pesce serra e lo sviluppo della pesca a spinning siano collegate non può non essere ignorata.

La Parola d’Ordine: Rispetto e Cautela

Il rispetto per il pesce serra e il suo ambiente, unito a un approccio prudente, permette di godere appieno dell’esperienza di pesca senza incorrere in pericoli inutili. L’utilizzo di attrezzature adeguate e l’adozione di misure di sicurezza sono fondamentali per una pesca sicura e gratificante.

Il serra non è “una pericolosa macchina da guerra” oppure “un assassino senza pietà” Il serra è semplicemente quello che la natura ha creato, un predatore, che per nutrirsi utilizza gli strumenti in dotazione, forza, determinazione, astuzia e potenza (anche prepotenza a volte).

pesce serra catturato utilizzando la tecnica dello spinning
pesce serra catturato utilizzando la tecnica dello spinning

Domande e Risposte

Il pesce serra attacca gli umani in acqua?

Gli attacchi del pesce serra agli esseri umani sono estremamente rari e avvengono principalmente quando il pesce si sente minacciato durante la pesca. In acque libere, tende a evitare gli esseri umani.

Come posso evitare di essere morso da un pesce serra durante la pesca?

Utilizzare guanti protettivi, pinze per estrarre gli ami e maneggiare il pesce rapidamente e con cautela riduce il rischio di morsi. È importante essere sempre preparati e rispettare la preda.

Quali attrezzature sono consigliate per la pesca del pesce serra?

Si consiglia di utilizzare canne robuste, mulinelli potenti e terminali resistenti ai morsi. Pinze da pesca e guanti protettivi sono essenziali per maneggiare il pesce serra in sicurezza.

È possibile rilasciare un pesce serra dopo la cattura?

Sì, è possibile e raccomandato rilasciare i pesci serra, specialmente gli esemplari giovani o quelli non destinati al consumo. Il rilascio deve essere effettuato rapidamente e con cura per garantire la sopravvivenza del pesce, meglio un pesce serra in più in mare che uno in meno!

Il pesce serra è commestibile?

Sì, il pesce serra è commestibile e molto apprezzato per la sua carne bianca e saporita da alcuni, mentre in molti non sopportano il sapore fortemente “selvatico” delle sue carni. È importante seguire le normative locali sulla pesca e il consumo di questa specie.

In conclusione, il pesce serra è un affascinante e combattivo predatore marino che, con le giuste precauzioni, può essere pescato in sicurezza e apprezzato sia per lo sport che per la cucina

Link utili

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