Una battuta a spinning pesante e poi leggero e di nuovo pesante molto vivace, ricca di attacchi, ma non molte catture! Per riuscire finalmente a fare strike ho dovuto adattare artificiali ed attrezzatura, ed aspettare il giorno dopo! Vediamo com’è andata!
Lo spinning permette di variare approcci in maniera veloce, adattandosi al contesto, sicuramente allo spot con caratteristiche morfologiche che cambiano a poca distanza ed anche alle condizioni meteo che cambiano velocemente.
Nella battuta di spinning che descrivo in questo articolo e che trovate sul mio canale youtube trovate buona parte di questi elementi, uno spot molto variabile con un canalone che scorre all’improvviso e condizioni meteo che cambiano in maniera veloce.
Per potersi adattare inizialmente ho provato con lo spinning pesante, vento e corrente non permettevano di pescare medio o leggero, durante la battuta le condizioni, non tutte, sono cambiate radicalmente.
Questo cambio di condizioni ha causato un veloce e rapido cambio di approccio, da spinning pesante a spinning ultra light! Vediamo perchè e com’è maturata la decisione.
Lo spot
Questo spot di solito lo affronto con attrezzatura da spinning medio inshore, non ci vado mai pesante, ma questa volta, una improvvisa ed imprevista pioggia, burrasca diciamo, nel video scrivo “trupia” in dialetto, rianima la situazione mettendo in moto un canalone che nemmeno arrivava in mare.
Questo evento ha cambiato le carte in tavola, generando una forte corrente in mare, con il trasporto di una quantità enorme di detriti, non solo, c’era vento ed anche belle onde, quindi, serviva una canna potente, la 844 IMX era adatta, abbinata al twin power 5000 XD.
C’era però una difficoltà maggiore, il fondale molto basso, per giunta nella zona che ritenevamo più produttiva, il punto d’incontro fra la corrente del fiume ed il mare, dove si mescola l’acqua chiara con quella torbida.
Spirito di adattamento ed esche adeguate
Diciamo che era molto difficile adattarsi, ma con le esche giuste ed un approccio non troppo spinto a livello di jerkate e recuperi, sono riuscito perfino a non incagliare o rompere palette!
L’attrezzatura utilizzata all’inizio quindi era pesante, per riuscire a lanciare e gestire esche in corrente, ma questa decisione contrastava con la scelta degli artificiali, che non potevano essere troppo palettati per via del fondo basso.
Per affrontarla in maniera adeguata ho scelto artificiali non troppo palettati nella zona bassa, ma che comunque avrebbero resistito abbastanza bene alla corrente, operazione più o meno riuscita, sarebbe stato meglio avere un darter… ma in cassetta non c’era.
Per fortuna avevo esche adatte, gli shoreline shiner 140 non scendono molto, ma stanno più o meno bene in corrente, ma quello che ha fatto egregiamente il suo dovere è stato il megabass x 120, esca leggera ma perfettamente lanciabile e gestibile in corrente, e che non scende molto.
Proprio su questa esca ho avuto due attacchi, che purtroppo non sono andati a buon fine, ma davano buone speranze!
Cambio strategia spinning leggero… anzi ultra leggero
L’enorme quantità di detriti e quindi cibo per pesci, aveva innescato un mega raduno di piccoli e piccolissimi pesci, quasi una mangianza, ai lati dello sbocco del canale, situazione che non sempre troviamo, ma che quando si ha la fortuna di trovare bisogna sfruttare!
Più pescavo e più aumentavano i piccoli pesci che attaccavano i pesci ancora più piccoli, in maniera esponenziale, tanto che nel video li potrete vedere sguazzare davanti a noi.
Questa situazione non poteva non essere sfruttata, ed avendo con me l’attrezzatura da ultra light, appena il vento sarebbe calato, avrei provato a prendere i piccoli predatori che stavano banchettando li davanti.
Detto fatto! Mi ritrovo da pesante a ultra leggero, lo spinning è fantastico per la velocità con la quale si può cambiare approccio!
La Shimano diaflash 1-7 grammi ben utilizzata con esche piccole e piccolissime, mi permette di insidiare quei piccoli malandrini che non era possibile insidiare con l’attrezzatura pesante!
Riesco ad ottenere con esca il Duo Tetra Funziona Yurameki Neo Pearl piccolissima esca lipless una serie impressionante di attacchi… ma purtroppo nessuno strike! La cosa non è semplice da digerire, ma va così! Le salpe.. o forse le occhiate presenti, nella mia speranza i saraghi… non rimangano allamati, forse sono troppo piccoli o troppo furbi?
L’alba del giorno dopo a spinning pesante!
Per riuscire a fare strike devo aspettare il giorno dopo e si ritorna allo spinning pesante!
Le condizioni meteo marine sono adattissime per praticare lo spinning pesante, non solo, l’esca migliore in questo contesto si dimostra il tide 175, eccezionale da lanciare carica bene la loomis 844 imx e si manovra egregiamente in corrente.
Proprio grazie a questo artificiale riuscirò ad ottenere i tanto agognati strike! Saranno Prima un serra dopo appena tre lanci e poi un barracuda, molto piccolo, che forse pensava di essere un serra, viste le condizioni!
In conclusione
Lo spinning permette davvero di adattarsi a qualunque situazione, questa battuta lo dimostra in maniera eclatante, anche se non sono arrivati gli strike con il primo cambio da pesante a leggero sono arrivati numerosi attacchi.
Non sempre possiamo avere le attrezzature adatte per poter cambiare diametralmente il nostro modo di affrontare una battuta di spinning, ma con canne più all-round, potremo provarci utilizzando un ventaglio di esche più ampio.
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Attrezzatura ultra light
- CANNA – SHIMANO DIAFLASH 1-7 GRAMMI (link al sito del produttore)
- MULINELLO – SHIMANO nasci 2000-
- TRECCIA – KAIRIKI 0.06 YELLOW
- TERMINALE – Trabucco XPS Ultra FC 403 FLUOROCARBON 0,22
Attrezzatura spinning pesante
- CANNA: G-LOOMIS 844 IMX
- MULINELLO: SHIMANO TWIN POWER 5000 XD
- TRECCIATO: BERCKLEY FIRELINE BRAID 0.19
- TERMINALE: FLUOROCARBON TRABUCCO XPS 0.40
Gli artifificiali presi d’assalto
- Duo Tetra Funziona Yurameki (piccoli predatori)
- Megabass x 120
- Duo tide flyer 175
SICUREZZA
Nel video faccio vedere come attraverso una piccola foce, in questo caso il canalone che sfociava all’improvviso e quindi molto impetuoso, se ci rendiamo conto che non è sicuro non avviciniamoci nemmeno, evitiamo di attraversare.
se l’acqua non tanta e non è impetuosa, sempre con molta molta attenzione e le dovute precauzioni e se necessario attraversiamo, ma non perdiamo mai di vista la sicurezza e se siamo soli EVITIAMO ACCURATAMENTE NON VALE LA PENA FARLO!