Bolognese dal Molo: Caccia alla Spigola in una Giornata Fredda con Bassa Pressione
La pesca invernale, specialmente con condizioni atmosferiche difficili, può sembrare scoraggiante per molti pescatori. Tuttavia, affrontare una fredda giornata con abbassamento di pressione può rivelarsi estremamente gratificante, specialmente quando si utilizza la tecnica della bolognese dal molo per provare ad insidiare la nostra agognata regina: la spigola. In questo articolo, vi racconterò la mia esperienza di pesca a bolognese dal molo, utilizzando i bigattini come esca e pastura, in una giornata invernale con l’obbiettivo di catturare spigole, ma che ha portato anche numerosi piccoli saraghi.
Capitolo 1: Preparazione alla Pescata
1.1 Attrezzatura Necessaria
Per affrontare una giornata di pesca a bolognese dal molo, è fondamentale avere l’attrezzatura giusta. Ecco una lista di ciò che ho utilizzato:
- Canna Bolognese: Ho optato per una canna Maver da 6 metri, che offre la giusta lunghezza e flessibilità per gestire prede di varie dimensioni non troppo mole ma nemmeno rigida, diciamo giusta per uno 0,12.
- Mulinello: Ho scelto un mulinello 1500 con frizione posteriore, ideale per controllare il filo durante i combattimenti.
- Madre e Terminale: Un filo madre principale dello 0.16 mm con un terminale più sottile dello 0.12 mm per aumentare la possibilità di cattura.
- Galleggiante: Un galleggiante da 2,5 grammi, perfetto per le condizioni di mare che dovevamo affrontare.
- Ami: Ami piccoli, di misura 16, perfetti per l’utilizzo con bigattini.
1.2 Esche e Pasture
La scelta dell’esca e della pastura è dettata da due motivi, il primo la facilità con la quale si reperisce il bigattino nei negozi di pesca il secondo è facile e veloce da utilizzare. Ho utilizzato bigattini vivi come esca principale e una pastura composta da bigattini mescolati con pasture confezionate senza aggiungere acqua. Questo mix ha creato una nuvola attrattiva che ha mantenuto i pesci nella mia zona di pesca, forse anche troppo!
1.3 Spot prescelto il Molo
Il molo è stato scelto con cura, puntando su una zona dove le strutture sommerse e le rocce offrono riparo e cibo naturale per le spigole e i saraghi. La scelta del posto giusto è fondamentale per massimizzare le possibilità di successo, altra caratteristica fondamentale del molo è potersi spostare velocemente da un lato all’altro in caso di vento contrario, com vedrete nel video, in maniera molto veloce ed agevole.
Capitolo 2: La Giornata di Pesca
2.1 Inizio della Pescata
Sono arrivato sul molo all’alba, quando il freddo era ancora pungente e il cielo coperto prometteva una giornata interessante, lo sappiamo ormai, la bassa pressione spesso è sinonimo di attività dei pinnuti. Ho iniziato a montare la mia attrezzatura e a lanciare i primi bigattini in acqua per creare una zona di pastura utilizzando una piccola fionda, non serve spararli lontano.
2.2 Primi Segnali di Attività
Dopo circa mezz’ora che pasturavo e lanciavo, il galleggiante ha iniziato a dare i primi segnali di vita. I movimenti leggeri indicavano che i piccoli saraghi stavano esplorando l’area. Con un movimento deciso, ho ferrato il primo pesce, un piccolo esemplare del pesce che non vorresti mai all’amo quando peschi a bolognese, la donzella o come la chiamiamo noi CAZZ’ERRE! Il motivo per il quale non vorresti mai prenderlo, scivolosissimo ed ingoia immediatamente quasi sempre bisogna tagliare il filo perchè slamarle è impossibile.
2.3 La cattura ed il rilascio della Spigola
Il momento clou della giornata è arrivato quando ho sentito Pasquale richiedere il guadino, appena il sole era spuntato praticamente. La canna si è piegata e il mulinello ha iniziato a cedere filo. La lotta è stata molto breve, si trattava di una spigola di piccole dimensioni, che comunque si da sempre molto da fare. La soddisfazione, anche se di piccola taglia, di prendere la spigola è sempre appagante in quanto questo potrebbe significare che il posto è buono per insidiarle non solo nello stesso giorno, ma anche in futuro.
Questa era una spigola di piccola taglia e quindi intelligentemente si è deciso di rilasciarla per favorirne il più possibile la crescita e si spera la riproduzione, orami gli esemplari di taglia sono sempre più rari proprio perche questi esemplari in molti li portano in TEGLIA!
Capitolo 3: Tecniche e Strategie Utilizzate
3.1 Gestione del Filo e della Frizione
La gestione del filo e della frizione sono cruciali durante tutta la battuta. Il mulinello con frizione posteriore ha permesso di regolare la tensione in maniera precisa, evitando rotture e garantendo un controllo ottimale.
3.2 Pasturazione Continua
La pasturazione continua con piccoli quantitativi di bigattini, lanciati con una piccola fionda ha mantenuto i pesci attivi, nonostante la freddissima giornata, e vicini alla mia zona di pesca. Questa tecnica si è rivelata vincente soprattutto per mantenere i saraghi e attirare la spigola.
3.3 Scelta del Posto
La scelta di un molo con strutture sommerse e rocce è stata determinante. Questi ambienti offrono riparo e cibo naturale, attirando sia i saraghi che le spigole nonchè la possibilità di spostarsi in casi di cambiamento direzione del vento.
Capitolo 4: Conclusioni
La pesca a bolognese dal molo in una fredda giornata invernale con abbassamento di pressione può essere una sfida, ma anche una grande opportunità per catturare prede di tutto rispetto, con la giusta attrezzatura, esche e strategie, è possibile vivere bei momenti e divertirsi anche se non arrivano pesci degni di nota. La cattura della spigola è stata il culmine di una giornata perfetta, arricchita dai numerosi piccoli saraghi che hanno reso la pescata ancora più interessante e divertente mentre ci sfottevamo a vicenda con Pasquale.
Domande e Risposte
Qual è il miglior periodo per pescare spigole dal molo?
Le spigole sono attive durante tutto l’anno, ma i mesi invernali con abbassamento di pressione possono essere particolarmente produttivi.
Quali esche sono più efficaci per la pesca alla spigola?
I bigattini sono un’esca molto efficace per la spigola, ma anche altri inneschi naturali come vermi e gamberi possono funzionare bene.
Come si prepara una pastura efficace per la pesca alla bolognese?
Mescolare i bigattini con pane grattugiato oppure pasture confezionate specifiche è una tecnica efficace, infatti i bigattini risulteranno più asciutti ed avranno una buona consistenza sia per l’innesco che per la pasturazione. Questa pastura crea una nuvola attrattiva che mantiene i pesci nella zona di pesca.
Qual è l’attrezzatura migliore per la pesca a bolognese dal molo?
Una canna bolognese di 6 metri e un mulinello 1500 con frizione posteriore sono ideali per questa tecnica di pesca. L’attrezzatura deve essere leggera e maneggevole, ma anche robusta per gestire eventuali prede di grandi dimensioni.
Come si gestisce la frizione durante il combattimento con una spigola?
È importante regolare la frizione in modo da evitare rotture del filo ma mantenere un buon controllo sulla preda. Una frizione posteriore consente una regolazione precisa durante il combattimento.
In conclusione, la pesca a bolognese dal molo nella stagione invernali con bassa pressione richiede preparazione e strategia, ma può portare a risultati sorprendenti. Con la giusta attrezzatura e le tecniche appropriate, ogni pescatore può vivere l’emozione di catturare una magnifica spigola.
Link utili
- CANNA BOLOGNESE – DAIWA ninja 6 metri
- MULINELLO – DAIWA legalis 2000 frizione anteriore
- NYLON MADRE – tubertini 0,16
- TERMINALE – FLUOROCARBON 0,12
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