JIG ULTRAREALISTICO 3D BIONIC: Un artificiale che fa la differenza – Test in mare e prima cattura!
Nel mio ultimo test di pesca, ho avuto il piacere di provare un nuovo artificiale INCREDIBILMENTE REALISTICO: il JIG ULTRAREALISTICO 3D BIONIC. Non solo è stato interessante metterlo alla prova, ma è stata anche un’occasione di cattura, con una riccioletta che non ha resistito al REALISMO di questo jig innovativo. In questo articolo, vi racconterò la mia esperienza in mare, le caratteristiche tecniche del jig e come utilizzarlo al meglio.
Capitolo 1: Caratteristiche del JIG 3D BIONIC
Il JIG 3D BIONIC è un JIG progettato per imitare in modo estremamente realistico un pesciolino esca. Tra le sue caratteristiche principali troviamo:
- Design 3D ultrarealistico: Grazie alla tecnologia di stampa 3D, questo jig presenta dettagli estremamente accurati che simulano le squame, gli occhi e le pinne di un pesce foraggio vero.
- Profilo idrodinamico: Il corpo affusolato permette un movimento fluido e naturale in acqua, aumentando l’efficacia durante il recupero.
- Rivestimento riflettente: La superficie del jig è trattata con una vernice riflettente che crea bagliori sotto l’acqua, attirando i predatori, a quanto sembra funziona.
- Assist di alta qualità: Dotato di assist di buona qualità, garantisce una ferrata sicura anche durante attacchi rapidi.
Queste caratteristiche lo rendono un’ottima scelta sia per il light jigging che per lo spinning in mare e nelle misure più grandi in verticale dal KAYAK.
Capitolo 2: Preparazione e attrezzatura utilizzata
Per questa sessione di pesca ho deciso di usare la mia attrezzatura da spinning medio – CLICCA QUI PER ARTICOLO COMPLETO – perfetto per battute di pesca in verticale. L’attrezzatura scelta per testare il jig comprendeva:
- Canna: Daiwa ninja da 10-35g, ideale per il light jigging.
- Mulinello: Daiwa Exceler 4000 LT23, un mulinello robusto e affidabile che offre una buona fluidità di recupero.
- Treccia: PE 1.5, per gestire sia la profondità che le sollecitazioni durante il combattimento.
- Terminale: Fluorocarbon 0.32 mm, per garantire invisibilità e resistenza agli attacchi improvvisi.
Una combo bilanciata che mi ha permesso di testare il jig in modo efficace e catturare la mia prima riccioletta.
Capitolo 3: Tecniche di recupero
Durante la prova, ho testato diverse tecniche di recupero per capire quale fosse la più efficace:
Recupero lineare
Ho iniziato con un recupero lineare, mantenendo il jig vicino al fondo. Il movimento naturale e il profilo idrodinamico del jig creano un effetto ipnotico, simulando un pesce in fuga. Questa tecnica è perfetta per attirare predatori che stanno a contatto con il fondo, uno su tutti la cernia.
Twitching
Dopo aver provato il recupero lineare, ho aggiunto qualche movimento di twitching. Questo consiste nel dare piccoli colpi di cimino per far sbandare il jig, simulando un pesce ferito. È stata proprio questa tecnica a fare la differenza: durante uno dei miei recuperi ho sentito una forte botta e, dopo una breve lotta, sono riuscito a tirare su una riccioletta.
Jigging verticale
Infine, ho testato il jigging verticale, lasciando cadere il jig fino al fondo e poi recuperandolo con movimenti decisi verso l’alto dal kayak. Anche in questo caso, il movimento realistico ha attratto diverse pesci che hanno seguito, ma la cattura non è ancora arrivata in verticale.
Capitolo 4: La cattura della riccioletta
La cattura della riccioletta è stata un’esperienza emozionante. Durante il recupero con la tecnica del twitching sulla fermata per passare al recupero lineare, ho avvertito una decisa abboccata. Dopo alcuni secondi di combattimento, il pesce è stato spiaggiato. Nonostante fosse di piccole dimensioni, la riccioletta ha mostrato una grande combattività. Questo evento ha confermato l’efficacia del jig, capace di attirare predatori anche in condizioni difficili e la resistenza delle armature in dotazione.
FAQ
1. Questo jig è adatto solo per il mare?
- No, il jig 3D Bionic può essere utilizzato anche in acqua dolce, specialmente per predatori come persici e trote nelle dimensioni più piccole.
2. Che grammatura scegliere?
- Per il light jigging consiglio grammature tra i 18g e i 40g, a seconda delle condizioni di corrente e profondità.
3. È necessario usare un moschettone con split ring?
- Sì, è preferibile per garantire una migliore mobilità e naturalezza del movimento del jig.
4. Qual è la tecnica di recupero più efficace?
- Il twitching si è rivelato molto efficace durante la mia prova, ma dipende anche dal comportamento dei pesci presenti.
Conclusioni
Il JIG ULTRAREALISTICO 3D BIONIC si è dimostrato un artificiale di grande qualità, capace di attrarre predatori grazie al suo design realistico e al movimento naturale. La cattura della riccioletta ha confermato le mie aspettative, rendendolo un jig ideale per il light jigging in mare. Consiglio questo jig a chi cerca un artificiale versatile, adatto a diverse tecniche di recupero e capace di fare la differenza durante le battute di pesca.
Pro e Contro
Pro:
- Design ultrarealistico che attira i predatori
- Ottima qualità costruttiva
- Versatilità nelle tecniche di recupero
Contro:
- Può essere soggetto a usura in caso di utilizzo intensivo
Link Utili
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- Video prova su YouTube: Guarda il video
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