Bolognese dalla spiaggia e dal molo
Una doppia battuta di pesca con la bolognese, dalla spiaggia con il galleggiante scorrevole ed un lungo “svolazzo” e dal molo con il classico galleggiante all’italiana e la spallinata, molta tecnica, molto divertimento!
L’eterna (e mai risolta) guerra, fra pesca all’inglese e pesca alla bolognese, aggiunge un nuovo capitolo alla mia personale storia di pescatore sportivo, che produce video e si confronta con chi la pensa diversamente, senza credere di sapere tutto, infatti ne so poco!
Quello che so o meglio quello che ho imparato, proviene da prove sul campo ed adattamenti a tecniche e pratiche, che ho visto fare ad altri, niente di speciale, ma sicuramente frutto di esperienza e non di improvvisazione.
Quindi, in questo articolo oltre a fare il report della doppia battuta di pesca con la bolognese, che trovate sul mio canale youtube nel video alla fine dell’articolo, tenterò di spiegarvi il mio personale modo di vedere questa “guerra” fra pesca all’Inglese e pesca all’Italiana, senza scendere troppo nei tecnicismi e senza pretendere di essere la Bibbia, anzi, sarà una cosa semplice!
Due Approcci Un attrezzo – Bolognese dalla spiaggia e dal molo
Al fine di praticare correttamente ogni tecnica, bisogna possedere oltre che almeno i rudimenti di base, anche le specifiche attrezzature, per essere chiari, possiedo anche specifiche attrezzature da pesca all’inglese, per la precisione una bellissima tre pezzi da poco più di 4 metri adatta a lanciare i classici waggler anche superiori ai 10 grammi!
Quindi la mia esigenza di approcciare a questa tecnica o almeno utilizzarne alcune scelte tecniche, non viene dalla presunzione di poterla praticare con un solo attrezzo, ma si applica alla necessità di poterlo fare in determinate condizioni e spot.
L’attrezzo in questione, la bolognese, risponde a queste esigenze e con l’applicazione delle montature ed alcuni tipi di galleggiante derivanti dalla classica pesca all’inglese, diventa una valida alleata per le mie pescate dalla spiaggia!
Possiedo diverse bolognesi, due da 5 metri, una da 6 metri ed una da 7 metri, che si adattano ad approcciare variegati utilizzi. Ognuna di queste può essere utilizzata per la tecnica all’italiana, oppure… può essere utilizzata per pescare dalla spiaggia con approccio all’inglese.
Dalla spiaggia e dal molo
Premesso che possiamo utilizzare sia la tecnica dell’inglese che quella della bolognese in entrambi i casi, vi spiego cosa faccio io, almeno negli spot che frequento.
Dalla Spiaggia
Spesso pescando in determinati spot, nelle zone che frequento, mi ritrovo ad avere già nei primi metri dalla spiaggia un fondale adeguato ad insidiare una moltitudine di specie, dalla pregiata e ricercata spigola, passando per le regine orate, in mezzo a qualche sarago, mormora ed in primavera pesci di galla.
La migliore condizione meteo per farlo è la scaduta avanzata in assenza di vento o brezza leggera, con le onde che superano abbondantemente il gradino di risacca che si trova a 2 o tre metri dalla riva.
in assenza di queste condizioni si potrà provare ugualmente, ma la battuta si ridurrebbe sostanzialmente alle sole ore prima dell’alba e successive, di giorno con acqua cristallina difficilmente si potranno ottenere risultati.
Per poter pescare in queste condizione, restando all’asciutto, si necessita di attrezzi superiori ai 5 m, io preferisco una 6 metri, il giusto compromesso fra troppo corta e leggera, troppo lunga e pesante.
Utilizzando un attrezzo da 6 metri, che quindi non è un attrezzo specifico da inglese, per adottare una montatura adeguata con il galleggiante fisso, dovrei sacrificare in parte la lunghezza del terminale, adottando la spallnata, oppure con piombo o bulk di pallini secco la libertà di muoversi naturalmente di quest’ultimo.
Essendo fondamentale per questo approccio in questo spot ed a queste condizioni l’utilizzo di un terminale lungo e leggero libero di fluttuare in corrente, la soluzione è quella di adottare uno scorrevole già piombato, che non influisca sulla libertà di lenza e terminale!
le canne
Per le ragioni sopra esposte, dalle mie spiagge e nelle condizioni sopra descritte preferisco “ibridare ” i due mondi, utilizzando l’attrezzo Italianissimo da 6 metri con l’Inglese (in parte) montatura scorrevole.
Questo avrà indubbi vantaggi, pescando all’asciutto, eviteremo di invadere la parte di pascolo dello spot con i piedi, avremo controllo sull’eventuale lenza in bando senza che questa vada in acqua (grazie alla canna lunga), ridurremo al minimo gli eventuali incagli.
L’unico svantaggio che ho notato utilizzando questo approccio è determinato dalla troppa mobilità dell’intero impianto pescante con troppa corrente, il galleggiante (per la sua gran parte del corpo esposto all’acqua) viene inesorabilmente spinto dalle correnti e si trascina dietro tutto, difficilissimo quindi vedere le abboccate.
Dal Molo
Pescando invece dal molo, la scelta dell’attrezzatura ricade sull’attrezzo più adatto al fondale e l’utilizzo che prediligo è quello della pesca classica all’Italiana, quindi con galleggiante fisso.
Perchè pesco col fisso dal molo? In generale dai moli mi piace pescare su fondali abbastanza alti, sarà quindi difficile, con un galleggiante all’inglese, con la montatura descritta prima, riuscire ad arrivare nei pressi del fondo o a pochi centimetri da esso, tranne in condizioni di calma piatta, quindi forse, solo in porto.
Siccome non pesco mai in porto per via dei divieti, se non raramente e solo dove “chiudono un occhio” le mie pescate dal molo sono quasi sempre su frangiflutti artificiali che danno sul mare aperto, con relative, onde correnti e venti!
La scelta, quindi, del galleggiante all’italiana e relativa montatura con spallinata è puramente tecnica, come quella del galleggiante e relativa montatura all’inglese (ribadisco quasi all’Inglese), nel caso della pesca dal molo riesco a regolare la spallinata in base alle condizioni meteo ed al fondale, pescando in maniera ottimizzata.
Le canne
Nel video alla fine dell’articolo, vedrete che dal molo pescherò in una prima battuta con un attrezzo da 7 metri, la maver stark per la precisione, trovandomi molto bene.
Nella seconda battuta, credendo di avere lo stesso fondale ma pescando dal lato opposto causa vento sfavorevole, ho optato per la mia tubertini r18 da 5 metri, andando troppo lungo con il galleggiante ed andando in difficoltà con un saraghetto, perchè non potevo recuperare essendo arrivato al galleggiante.
avrei dovuto cambiare attrezzo in quel caso, ma ho preferito tentare la sorte, per “fortuna” non ho avuto grossi pesci in canna!
I mulinelli
Per quanto riguarda i mulinelli l’utilizzo dei classici muli di taglia piccola, dal 1500 al 3000 (misure shimano) coprono ogni esigenza di utilizzo, li possiamo caricare tranquillamente con uno 0,16 di diametro in nylon ne troppo grosso ne troppo fine.
La cosa fondamentale dei mulinelli da bolognese è che questi siano dotati di una frizione molto fluida e che non faccia scatti, meglio se con regolazione micrometrica.
A me piacciono tantissimo le versioni con la levetta di combattimento, la fight drag, utilizzo in particolare un twin power 1500 addirittura tri drag (lo vedremo in un video speciale dedicato).
Vi lascio anche in questo caso qualche link per farvi un’idea su eventuale acquisto o decisione in merito.
[the_ad id=”2582″]Le montature – Bolognese dalla spiaggia e dal molo
I due diversi approcci necessitano di montature molto diverse fra loro, vi ho già spiegato le ragioni, ora cercherò di spiegarvi in linea generale i concetti che applico nella costruzione delle montature
Dalla spiaggia
La montatura per pescare dalla spiaggia sarò costituita da quattro elementi:
- galleggiante all’inglese
- ferma galleggiante (nodino)
- sgancio rapido per galleggianti
- girellina
Tu tti questi elementi per pescare in estrema leggerezza e fluidità saranno molto piccoli, nelle misure minime, specialmente girella e sgancio, la montatura sarà così davvero naturale e “svolazzante”
I gallegianti che preferisco sono fino a max 4 grammi della drennan, molto precisi, uso anche altri tipi di galleggiante, ma questi hanno una marcia in più.
Vi lascio qualche link nel caso dovesse servirvi per comporre la semplice montatura che vi ho appena descritto, oppure andate nel vs. negozio di fiducia così potrete toccare con mano!
- galleggianti scorrevoli a penna drennan
- galleggianti scorrevoli +1
- sgancio rapido per galleggianti scorrevoli
- girelle
- nodini per stopper già pronti
Nel video in fondo all’articolo c’è una spiegazione di questa montatura mentre la utilizzo in spiaggia.
Dal molo
Dal molo preferisco invece la classica montatura con galleggiante fisso, come descritto sopra, questa si compone di tre elementi:
- galleggiante fisso (la forma ed il tipo a seconda delle condizioni meteo marine)
- girellina per collegare il terminale (o asola senza girella se preferite alleggerire all’estremo)
- pallini spaccati morbidi in varie misure
La composizione di qusta montatura, anche se il numero di elementi è inferiore è un libro a parte, si avete capito bene, secondo me non ci basterebbe un libro per descrivere le varianti, dovete provare, provare ed ancora provare, non esiste la montatura definitiva, ma esiste una base dalla quale partire, poi ognuno sceglierà e costruira in base ad esperienza e necessità.
Vi lascio anche in questo caso qualche link per farvi un’idea o se ne avete bisogno procurarvi la minuteria necessaria.
- galleggianti bolognese fissi varie misure
- piombo a pallini spaccati varie misure
- girelle
- tubetti in silicone
Le prede – Bolognese dalla spiaggia e dal molo
La preda più ambita, la spigola, grazie a queste montature che ho descritto potremo insidiarla sia dal molo che dalla spiaggia, in maniera particolare dalla spiaggia, vista la sua attitudine a gradire presentazioni molto leggere e fluttuanti.
Grazie alla possibilità di variare l’altezza e la profondità di pesca dei due impianti pescanti saremo in grado di insidiare molti grufolatori, vedrete nel video catturo una mormora ed un cefalo, pesci che mangiano a mezz’acqua ed in alcuni casi anche a galla, lecce stella come piovesse!
Non Manca l’orata, sia dal molo che dalla spiaggia, anche di grosse dimensioni, grazie all’utilizzo di buone attrezzature e materiali di qualità, nonostante la sua forza con un pò di fortuna ne avremo ragione.
Nel video catturo diverse specie, cosa molto probabile mentre peschiamo, ottenere catture multiple e di diverse specie che arriveranno a tiro di galleggiante, ma come arrivano!
Pasturazione
I pesci arrivano con la pasturazione costante, pescando a Bolognese dalla spiaggia e dal molo, potremo farla sia con la fionda che a mano, anche se consiglio di farla con il supporto di una buona fionda, se c’è fondale inoltre pensate ad incollare i bigattini oppure a mischiarli con dell’ottima pastura sfarinata da mescolare con una giusta quantità di larve
Ricordate di pasturare molto all’inizio, in buone quantità, mantenendo poi un ritmo più rallentato verso la metà della pescata, se i pesci entrano in pastura bisognerà tenerli a tiro!
Le esche
In entrambe le battute l’unica esca utilizzata è stato il bigattino, utilizzato anche per ottenere la necessaria pasturazione, due, max tre larve su amo del 15 o più piccolo a seconda di cosa stiamo ricercando, e siamo a posto!
In conclusione
La bolognese, intesa come canna, ci permette un utilizzo multi/approccio adatto a fare diversi tipi di pesca in diverse condizioni e spot, è una tecnica molto molto praticata, ognuno avrà maturato specifiche capacità nell’utilizzarla, ognuno potrà dire che la sua è la migliore.
Io non ho questa pretesa, dico che nelle condizioni descritte, da questo report, e negli spot descritti, i due approcci utilizzati funzionano, cerco solo di trasferire la mia esperienza in merito.
Nel video vedrete come i due approcci dalla spiaggia e dal molo possano funzionare e quali risultati riesco ad ottenere, potrete utilizzare queste montature, questi attrezzi e tutto quello che vi ho scritto qui e stravolgerlo per le vostre esigenze specifiche.
La pesca non è una scienza esatta per fortuna, ma è una bella passione, che va vissuta in uno spirito di condivisione, l’esatto senso di questo articolo, dite, la vostra i commenti sono aperti!
Attrezzatura utilizzata nel video
Dalla spiaggia
- CANNA: MAVER SPECTRUM 6 METRI
- MULINELLO: SHIMANO TWIN POWER 1500 TRIDRAG
- PANCHETTO REGOLABILE MILO AMETRIN MEGALIGHT
Dal molo
- CANNA 1: MAVER STARK 7 METRI
- CANNA 2: TUBERTINI R18 5 METRI
- MULINELLO 1: SHIMANO FIGHT DRAG 2500
- MULINELLO 2: SHIMANO TWIN POWER TRIDRAG
- PANCHETTO REGOLABILE MILO AMETRIN MEGALIGHT
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Ciao Francesco, grazie per il commento! Non siamo in pochi ad utilizzare questo tipo di montatura e molti utilizzano il tuo metodo, stoppano il galleggiante, a me invece piace scorrevole proprio perchè credo sia la sua natura, essere scorrevole, altrimenti utilizzerei il fisso, ma ho spiegato bene perchè faccio questa differenziazione. Per quanto riguarda entrare in acqua non mi piace molto, per questo ho ricercato una soluzione che mi consentisse di pescare senza farlo, quando c’è corrente però sono svantaggiato, è vero!
grazi ancora!
Complimenti, veramente un bellissimo articolo! credo di essere uno dei pochi ad adottare questo tipo di montatura dalla spiaggia sempre con ottimi risultati. L’unica differenza tra la mia montatura e la tua è che io metto il moschettoncino scorrevole del galleggiante tra due stopper di gomma: in questo modo il galleggiante diventa “fisso”, ma posso variare l’altezza in modo estremamente semplice, decidendo se appoggiarmi più o meno a terra ( in realtà dalla spiaggia pesco quasi sempre appoggiato, se il fondo lo consente). inoltre una spallinata a scalare estremamente leggera con un bulketto subito sotto il galleggiante e distribuita su un ottantina di cm aiuta tanto ad evitare grovigli in fase di lancio. Hai ben detto della corrente, in quel caso si deve passare al fisso per forza di cose ed entrare in acqua per fare le passate. Comunque sei un grande! ti seguo con immenso piacere e mi dispiace essere lontani perchè sarebbe uno sballo pescare assieme.
Ciao Francesco, grazie per il commento! Non siamo in pochi ad utilizzare questo tipo di montatura e molti utilizzano il tuo metodo, stoppano il galleggiante, a me invece piace scorrevole proprio perchè credo sia la sua natura, essere scorrevole, altrimenti utilizzerei il fisso, ma ho spiegato bene perchè faccio questa differenziazione. Per quanto riguarda entrare in acqua non mi piace molto, per questo ho ricercato una soluzione che mi consentisse di pescare senza farlo, quando c’è corrente però sono svantaggiato, è vero!
grazi ancora!
Complimenti, veramente un bellissimo articolo! credo di essere uno dei pochi ad adottare questo tipo di montatura dalla spiaggia sempre con ottimi risultati. L’unica differenza tra la mia montatura e la tua è che io metto il moschettoncino scorrevole del galleggiante tra due stopper di gomma: in questo modo il galleggiante diventa “fisso”, ma posso variare l’altezza in modo estremamente semplice, decidendo se appoggiarmi più o meno a terra ( in realtà dalla spiaggia pesco quasi sempre appoggiato, se il fondo lo consente). inoltre una spallinata a scalare estremamente leggera con un bulketto subito sotto il galleggiante e distribuita su un ottantina di cm aiuta tanto ad evitare grovigli in fase di lancio. Hai ben detto della corrente, in quel caso si deve passare al fisso per forza di cose ed entrare in acqua per fare le passate. Comunque sei un grande! ti seguo con immenso piacere e mi dispiace essere lontani perchè sarebbe uno sballo pescare assieme.
Ciao Francesco, grazie per il commento! Non siamo in pochi ad utilizzare questo tipo di montatura e molti utilizzano il tuo metodo, stoppano il galleggiante, a me invece piace scorrevole proprio perchè credo sia la sua natura, essere scorrevole, altrimenti utilizzerei il fisso, ma ho spiegato bene perchè faccio questa differenziazione. Per quanto riguarda entrare in acqua non mi piace molto, per questo ho ricercato una soluzione che mi consentisse di pescare senza farlo, quando c’è corrente però sono svantaggiato, è vero!
grazi ancora! https://media2.giphy.com/media/oobNzX5ICcRZC/giphy.gif